Il Bancoper’s Club

/Il Bancoper’s Club

Per decenni – soprattutto quando le Banche erano distinte in Istituti di credito di diritto pubblico, di credito speciale, di interesse nazionale, casse di Risparmio, tutte direttamente o indirettamente di proprietà pubblica e, poi, popolari, casse rurali ed altre aziende private ( in tutto oltre 1000, oggi poco più di 600), la BNL era la più grande ed i giovani che passavano dall’Università all’assunzione e all’addestramento (cinque anni in giro per le filiali ad imparare) scherzavano tra loro sul “prestigio” del lavoro che gli era toccato con slogan del genere: “ sono nella più grande banca d’Italia, la sesta in Europa, abbiamo un ufficio anche ad Hong Kong…Lei va ad Hong Kong? …”.

Orgoglio, spirito di corpo e soprattutto anni di studio e di esperienza sul campo che non di rado li preparavano ad essere più banchieri che bancari. Molti di loro, infatti, si ritrovarono, spesso a chiamata, a dirigere altre banche, a costruirne di nuove, ad esplorare i terreni vergini di domande e di prodotti finanziari innovativi ( allora si chiamavano “Parabancario”, un settore in cui gli uomini BNL aprirono prospettive a finanza e imprese).

Di nomi se ne potrebbero fare tanti: uno per tutti, Carlo Salvatori, il quale, dopo la direzione commerciale di BNL, trasformò Cariplo da cassaforte a snodo della trasformazione del mercato creditizio, diventato privato, portandola in sposa col nuovo Banco Ambrosiano fino a creare, con le casse di risparmio ed il San Paolo, il colosso che è IntesaSanPaolo, guidata oggi da un altro ex BNL, il giovane banchiere Carlo Messina che si fece le ossa all’Area Finanza.

E poi tanti altri, passati dopo BNL a dirigere o amministrare importanti banche e istituzioni finanziarie. Un ricordo caro a tanti, il professor Francesco Bignardi che, proprio trent’anni fa, dopo la direzione generale di via Veneto, fu chiamato a presiedere il Fondo Interbancario di Garanzia. Così come pure i molti che si cimentarono in attività di consulenza e imprenditoriali di successo in Italia e all’estero.

*   *   *

In BNL avevano imparato l’arte ma, invece di metterla da parte, l’hanno portata dove serviva per far crescere, si direbbe oggi con un po’ di retorica, il “sistema Paese”.

Non solo, però, scienza ed esperienza bancaria. Anche lo spirito di corpo che nel frattempo era diventato amicizia tra antichi colleghi.

Fu così che trentuno anni fa, molti di questi “amici” presero ad incontrarsi, a scambiarsi esperienze e solidarietà anche per trovare il modo di continuare così a restare giovani.

Decisero perciò di vedersi a pranzo, almeno una volta l’anno da “Nonno Rossi”, un ristorante vicino all’aeroporto di Bologna, che diventò il loro porto di approdo irrinunciabile ed atteso. Quasi come fedeli di una speciale congregazione laica, unita dalla “cultura BNL” e dalla colleganza trasformata in amicizia.

Lo avevano deciso, un giorno a Brescia e la sigla della città ,“Bs”, diede lo spunto per l’acronimo del club che si andava così costituendo e che, per esteso, riprendeva l’antica denominazione telex della Banca: Bancoper. Si ritrovarono in cento al primo “Nonno Rossi” invitati dal presidente precursore Riccardo Riccardi e continuarono a vedersi ogni anno in maggio.

Poi si strutturarono come vera e propria associazione ai sensi di legge, come si dice, con tanto di statuto, di programmi che rispondevano allo scopo di tener vivo il patrimonio culturale e solidale di cui erano stati fruitori, ma anche costruttori in BNL, di scambiarsi esperienze e opinioni mutualmente utili, “senza divisa” per sentire il bello dell’amicizia reciproca.

A “Nonno Rossi“ vennero   ad aggiungersi – con la presidenza di Paolo Mazzotto ed il sostegno attivo del presidente BNL Luigi Abete – iniziative di studio e dibattito con personaggi importanti del mondo culturale, economico e sociale, che man mano conferivano al Club anche la funzione di luogo e momento di riferimento per testimonianze e progettualità, non di rado attese e seguite con attenzione ed interesse anche fuori dell’ambito associativo.

*   *   *

Su questo percorso prosegue il nuovo presidente del Club, Gianfranco Verzaro, anche attraverso questo rinnovato sito che si apre con un logo nel quale caratteri e colori manifestano   la continuità storica della banca e che servirà anzitutto per comunicare, per tenersi in contatto, dialogare, trasmettersi reciprocamente notizie, ricordi, interessi ed iniziative di ognuno. Ma anche per approfondire temi economici e sociali con firme illustri, in una “Tribuna”, dalla quale parlare tra e con tutti.

Un altro mezzo, dunque, che rafforza il riconfermato scopo fondante del Club di ricordare il lavoro svolto da migliaia di persone in BNL per imprese, famiglie, enti, mantenendo vivo un patrimonio di conoscenza ed esperienza del quale potrà essere utile far partecipi, nelle forme possibili, anche chi opera e produce nella banca di oggi.

Così i “Bancoperini”, se da un lato consolidano i vincoli di   antica colleganza ed amicizia con iniziative di socializzazione e l’allargamento della base associativa, dall’altro non dimenticano che gli uomini che quella cultura BNL fecero crescere ebbero ed hanno ruoli importanti nell’economia del Paese e, quindi, le occasioni perché essi si confrontino, insieme ai soci, con esponenti di primo piano della società civile ed economica, possono essere, non solo una opportunità, ma un dovere. Anche verso le nuove generazioni oggi alla guida della Banca.

*   *   *

Queste occasioni, stante la ricchezza della storia di BNL, non mancano e saranno colte fin da quest’anno traendo spunto da significativi anniversari:

  • i 90 anni dalla trasformazione, nel 1927, in Banca Nazionale del lavoro dell’originario Istituto Nazionale di credito alla cooperazione,
  • gli 80 dall’avvio della internazionalizzazione della Banca,
  • i 60 dalla istituzione della Sezione speciale di credito alla cooperazione e del Mediocredito nel 1947, dopo che l’anno precedente avevano già iniziato ad operare le Sezioni di credito Fondiario (SACF) e cinematografico (SACC),
  • i 25 dalla trasformazione della BNL da Istituto di credito di diritto pubblico in Società per azioni.

Senza dimenticare che prossimamente, nel 2018 saranno rispettivamente 40 e 20 anni da quando Nerio Nesi e Luigi Abete furono nominati Presidenti.

1940

1960

1970

1980

1990

1995

2006