DE AMICITIA

AFORISMI E PENSIERI D'AMICIZIA DI GRANDI E NON, DI IERI E DI OGGI. Spazio aperto a tutti
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SCIPIONI’S CLUB: Anche duemila anni fa c’erano Club in cui gli amici s’incontravano,…discutevano…cenavano. Nel Club degli Scipioni – come fosse il nostro Bancoper’s – Marco Tullio Cicerone discusse dell’amicizia, improvvisando un dialogo a più voci la cui sostanza rimane valida e ci riguarda: “Quanto a me, posso solo consigliare di anteporre l’amicizia a tuti gli umani sentimenti perché essa ha in sé molte cose: dovunque tu vada è a tua disposizione, mai inopportuna, mai di peso, fa più splendida la buona sorte e meno insopportabile la cattiva”. ( Laelius, de amicitia)

Un amicone: all’epoca era quel bon vivant, un po’ scroccone, di Gaio Valerio Catullo. Chiamava spesso gli amici a cena ma, precisava nel sonetto di invito, purché portassero da mangiare e che fosse buono. Soprattutto che non si presentassero sine candida puella. (Carme 13) . Erano amici che lasciatisi un tempo “diversae variae viae reportant”. (Carme 46)

Da NONNO ROSSI: Ma prima o poi da Trimalchione: “Schiavetti di Alessandria versano acqua nelle mani degli amici prima di mangiare.. adagiati su un mucchio di cuscini, attorno al collo un tovagliolo orlato di rosso…Antipasti serviti su un somarello di bronzo corinzio…olive nere, salsicce calde sulla graticola d’argento sotto la quale profumano prugne di Siria e chicchi di melograno… In una cesta, le uova di una gallina di legno con il guscio di pastella e un beccafico che nuota nel rosso pepato… Anfore di Falerno vecchio più di cent’anni… l’acetiera d’argento posata su un salume. Un trionfo circolare con i dodici segni zodiacali e su ognuno un cibo che li richiama… Un vassoio d’argento con una lepre alata raffigurante Pegaso. Agli angoli quattro statuette con otri che versano salse… Un maiale precedentemente scelto dai convitati e un vitello con elmo in testa, tagliato con la spada….. e poi uva passa e miele d’Attica. Ci si interrompe per la lotteria: al vincitore una rana con contorno di more e un mazzo di bietoline. All’improvviso, il soffitto scricchiola ed i triclini tremano, ma perché stanno calando un grande cerchio di botte da cui pendono corone dorate e vasetti d’alabastro con i profumi, mentre i servi spargono sul pavimento segatura mista di minio, zafferano e talco a nascondere il segno delle orge che intanto coinvolgono tutti…. (per i particolari: il Satyricon di Petronio)

A Torino un pranzo offerto a qualche straniero è una novità per la città, e se ne discute molto.

A Bologna per pranzo mi portavano qualcosa come 15 o 20 bottiglie di vino (Montesquieu)

Il Paradiso lo preferisco per il clima, l’inferno per la compagnia (Mark Twain)

Sono un misantropo che cerca compagnia per non sentirsi solo (Leo Longanesi)

Un amico è uno che sa tutto di te e, nonostante questo, ti è amico. (Helbert Hubbard)

A un amico tirchio ho chiesto 12 sesterzi. Me ne ha dati 6. La prossima volta gliene chiederò 24 (Marziale, Epigrammi)

Un club con Socrate socio: “I ricchi, i banchieri, quando in convivio li sento parlare soprattutto d’affari ho un po’ di pena per loro che credono di fare chissà cosa e mi giudicano poveretto. Ma che sono dei poveretti loro non lo sanno e, invece, io lo so. (dal Simposio di Platone)

Il mio migliore amico è fuggito con mia moglie e, lasciatemelo dire, mi manca molto. Lui. (Leopold Fechtner)

Due ammaestramenti: “uno è non volere che alcun vizioso si mostri amico; l’altro che nessuno dee l’amico suo biasimare palesemente poiché così dà in se medesimo il dito nell’occhio” (da Il Convivio di Dante Alighieri)

Non c’è migliore specchio dell’amico vecchio (Proverbio)